Vinitaly e Wine Spectator hanno svelato la nuova ambita selezione di Operawine 2023, realizzata in collaborazione con la più prestigiosa rivista americana di settore.

Venti regioni, 130 produttori e altrettanti vini icona: rossi bianchi, rosé e spumanti a rappresentare il meglio del made in Italy enologico per il mercato estero, a partire da quello americano.

I 130 campioni del vino italiano saranno protagonisti il prossimo 1° aprile al super tasting di Operawine, con la consueta vernice dell’evento bandiera del vino italiano (2-5 aprile).

Sono 10 i nuovi ingressi rispetto alla selezione del 2022; tra le presenze regionali domina ancora la Toscana (35 aziende selezionate), seguita a distanza dall’altra rossista Piemonte (19) e dal Veneto, con 17 aziende.

Giù dal podio, ma in buona crescita, due regioni del Mezzogiorno – Sicilia (10) e Campania (8) – in una presenza che a livello di macroaree vede il Nord con 57 imprese, il Centro con 44 e il Sud con 29.

Wine Spectator è una delle poche riviste in grado di determinare un’importante influenza sui consumatori nei mercati di riferimento. Negli Usa è considerata un’autentica guida al lifestyle enologico per un mercato che da tempo rappresenta lo sbocco principale delle esportazioni di vino, a partire da quello italiano che con circa 2,3 miliardi di euro a valore registrati nel 2021 rappresenta quasi 1/3 delle importazioni statunitensi.

Quest’anno, grazie al dollaro forte, la domanda americana ha sinora sofferto meno di altri il surplus dei costi a causa dell’inflazione: a tutto settembre – secondo l’Osservatorio Uiv/Vinitaly – le importazioni di bollicine italiane sono ancora in terreno positivo (+6% in volume e +8 in valore) mentre è in calo la domanda dei vini fermi tricolore (-7,2% in volume e -1,3% in valore).

Il matching tra le griffe selezionate e i vini di riferimento protagonisti Operawine 2033 sarà reso noto in sede di avvicinamento al prossimo Vinitaly.

‘Barolo en primeur’ 2022 raccoglie 769.800 euro a favore di progetti solidali,

quasi 170.000 euro in più rispetto alla prima edizione

Dei 24 in asta, 5 lotti sono stati aggiudicati a partecipanti presenti in diretta da New York e da Hong Kong. 

Il 13 novembre verrà battuto l’ultimo lotto all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba che sicuramente porterà a superare la cifra di 800.000 euro.

Cuneo, 29 ottobre 2022 – Nuovo successo per Barolo en primeur.  La seconda edizione della grande gara di solidarietà promossa e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRC Donare ETS in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che si è svolta venerdì 28 ottobre al Castello Grinzane Cavour, ha raccolto 769.800€ donati da generosi filantropi presenti in sala, in collegamento in diretta da New York e via telefono. A loro favore sono state donate 14 barriques di Barolo della vendemmia 2021, provenienti dalla Vigna Gustava di proprietà della Fondazione CRC, la quale si trova alle pendici del Castello di Grinzane Cavour, da ognuna delle quali si otterranno – al termine del periodo obbligatorio di affinamento previsto nel 2025 – 300 bottiglie uniche, contrassegnate da un’etichetta numerata, realizzata per l’occasione dall’artista internazionale Michelangelo Pistoletto. Inoltre, altri 10 sottoscrittori si sono aggiudicati le oltre 1.200 pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco – suddivise in 10 lotti sulla base del comune di produzione – che 70 produttori del Consorzio hanno messo gratuitamente a disposizione dell’asta, per contribuire alla raccolta fondi a favore della Scuola Enologica di Alba.  

Il risultato dell’asta solidale, battuta dal Direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo, cresce così di quasi 170.000€ rispetto agli oltre 600.000 dell’evento di ottobre 2021 (completato con i 60.000€ del quindicesimo lotto battuto all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba a novembre 2021) e andrà interamentedevoluto a favore di progetti no-profit. Dei 24 in asta, 5 lotti sono stati aggiudicati a partecipanti presenti in diretta da New York e da Hong Kong.

Record per il lotto numero 23, battuto per 45.000 euro e per il lottospeciale da 500 litri – che equivale a circa 660 bottiglie di vino, aggiunto al termine dell’Asta dal Presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola – battuto per la cifra straordinaria di 175.000 euro. Mentre i lotti comunali dei produttori sono stati aggiudicati per cifre che hanno complessivamente quasi raddoppiato le basi d’asta

Il vino delle barriques di Barolo en primeur è vinificato da ENOSIS Meraviglia di Donato Lanati, uno dei massimi esperti internazionali del settore, ed è giudicato dal wine critic e CEO di Vinous Antonio Galloni, il quale ha assegnato un range di punteggi medi che vanno da 92 a 94 e ha coniato gli NFT (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, che saranno annessi ad ogni bottiglia.  

Delle 14 barriques battute durante l’asta, 7 sono già associate ad altrettante realtà beneficiarie mentre chi si è aggiudicato le altre 7 barriques deciderà a chi destinare i fondi. In particolare, Barolo en primeur ha scelto di sostenere un progetto di promozione e recupero dei saperi e del paesaggio dell’Alta Langa, la cosiddetta “Banca del Fare”, promosso da Fondazione Matrice ETS; il progetto “Nega-so”, con cui si persegue l’obiettivo di riflettere sui flussi migratori e incentivare l’integrazione, promosso dalla Cooperativa sociale Liberitutti; il progetto di restauro e valorizzazione della cantina storica di Villa Arconati, promosso da Fondazione Augusto Rancilio; il progetto “L’energia dell’arte, tra natura, scienza e tecnologia”, un percorso di avvicinamento all’arte contemporanea e alla sostenibilità, promosso dal Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea; il Progetto “CivicAttiva”, con cui si propongono alle scuole percorsi di cittadinanza attiva per stimolare i giovani al cambiamento e alla sostenibilità, promossa dall’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights Foundation; il progetto “Nuove forme di vita” per educare i bambini tra i 5 e 12 anni al patrimonio culturale, promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; e infine il progetto “Scuole di quartiere – RELOADED”, che supporta alunni in difficoltà sociale e comportamentale con metodologie pedagogiche innovative, promosso dalla Cooperativa sociale LUNETICA

L’edizione di Barolo en primeur appena conclusa si conferma di altissimo livello e ci regala grandi soddisfazioni – commenta Ezio Raviola, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Cresce la partecipazione sia dei filantropi italiani che stranieri, cresce il radicamento sul territorio, cresce il numero di progetti sostenuti e cresce il ricavato a fini sociali. Un segnale molto più che positivo che ci incoraggia a proseguire nella direzione tracciata. La sfida, ora, è proiettata al futuro per ampliare la platea dei donatori-acquirenti e sostenere, con la prossima edizione, un numero sempre maggiore di enti non-profit“. 

“La grande partecipazione di investitori interessati ai “fine wines” – aggiunge Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Langhe Alba Dogliani – è un risultato eccezionale, che rappresenta una solida base dalla quale partire per il coinvolgimento sempre maggiore dei produttori di Barolo e Barbaresco nello sviluppo di questo progetto che è solo alla sua seconda edizione.  Ed è anche il segnale che il modello di vendita “in anteprima” può e deve essere una prospettiva valoriale per Barolo e Barbaresco, vini conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, che potranno così aprire la strada e presidiare il mercato dell'”en primeur”, ancora poco sviluppato in Italia“. 

Le offerte per Barolo en primeur si chiuderanno domenica 13 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong: verrà messa all’asta la quindicesima e ultima barrique della Vigna Gustava e la donazione sarà devoluta a favore della charity internazionale Mother’s Choice,che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani madri in difficoltà.