Alcuni ricercatori britannici hanno scoperto che bere ogni giorno Champagne in quantità moderata determina un miglioramento dei vasi sanguigni. Lo Champagne aumenta la disponibilità di ossidro nitrico, una molecola attiva a livello vascolare nel controllo della pressione sanguigna. I responsabili sono i polifenoli, agenti di origine vegetale provenienti dai grappoli delle uve bianche e rosse con cui è prodotto lo Champagne.
Baracchi brut rosè 2006
Certamente è un idea originale quella venuta a Riccardo Baracchi, produrre uno spumante metodo classico con il Sangiovese.Si tratta di un metodo classico non dosato, sensa l’aggiunta della “liqueur d’expedition” e l’altra particolarità che presenta è che contiene ancora i lieviti e i sedimenti perchè non è stato fatto il ” degorgément “.E quindi spetta al consumatore finale farlo.Cosa significa? che la bottiglia va stappata con molta cura per non intorbidare il vino; io consiglio con la tecnica della sciabola, oppure con il bolage, cioè sott’acqua.Alla degustazione si è dimostrato molto interessante anche se la parte visiva del vino non è molto accattivante presentando un colore rosa antico, all’olfatto predomina nettamente l’odore dei lieviti, poi lentamente escono le note di fruttato e di floreale. Al gusto si nota molto la struttura, è equilibrato e con bollicine fini e cremose. Buona la freschezza che accompagna una piacevole persistenza.
Il vino della pace
Il Vino della Pace è prodotto dalla Cantina Produttori di Cormons ed è ottenuto con le uve della “Vigna del Mondo”, dove sono stati messi a dimora circa 540 varietà di uve provenienti da tutti i continenti, ogni anno dal 1985 ad oggi viene inviato ai Capi di Stato di tutto il Mondo come segno e invito alla pace e alla solidarietà.Un vino unico perchè nasce dalla vinificazione in bianco di tante varietà di uve sia rosse che bianche, vinificazione e affinamento avvengono in acciaio inox, questo gli permette di conservare ed esaltare i profumi provenienti dalle tante uve impiegate. Un’altra particolarità di questo vino è che può migliorare nel tempo come è stato dimostrato nella degustazione che abbiamo fatto in azienda. I vini scelti per l’assaggio sono della vendemmia 2004, 1996, 1989 conservati in cantina alla temperatura costante di 18°C, sono state scelte queste tre annate perchè l’andamento climatico stagionale è stato molto simile. Partiamo però dalla vendemmia 2008 che è l’ultima ad essere uscita in commercio:
2008 – Colore giallo paglierino carico con riflessi verdolini.Profumo intenso e complesso, aromatico,floreale, fruttato e vegetale, si riconoscono odori di fiori bianchi, di muschio, gelsomino, agrumi, pompelmo, pera, pesca, banana.Al gusto è morbido, fresco e di buona alcolicità. Ottima la struttura e l’equilibrio, finale piacevolmente fresco e soprattutto con una persistenza aromatica molto lunga. Vino già piacevole da bere ma ancora giovane.
2004 – Giallo dorato con riflessi verdognoli.Odore complesso in cui prevalgono sentori di frutta matura (pesca, mela,pera, fico, agrumi) frutta secca (noce, mandorla), floreali (acacia, glicine), minerali (pietra focaia), leggera speziatura (zafferano, vaniglia).In bocca è molto rotondo ben bilanciato dalla freschezza degli acidi e con buona persistenza, finale piacevole.
1996 – Alla vista mostra un bel colore giallo dorato carico e brillante. Naso espressivo che si apre su sensazioni minerali di pietra focaia poi si concretizza su note di frutta molto mtura (albicocca,pesca,mela), frutta secca, frutta tropicale,vegetale, speziata e floreale (paglia,erbe aromatiche, lavanda, pino). Nel finale ritornano in evidenza i sentori aromatici del vino giovane.Al gusto è rotondo e fonde in modo perfetto la salinità, la freschezza e l’eleganza. Il vino presenta una buona progressione gustativa e culmina col ritorno delle note minerali e fruttate.Un vino piacevolissimo che può ancora invecchiare per anni.
1989 – Giallo dorato carico e luminoso. Estremamente pulito con profumo complesso e molto particolare in cui dominano le sensazioni fruttate, pesca sciroppata, confettura di albicocche, mango, frutta tropicale,nocciola, miele, vaniglia, ribes, zafferano, litchi, agrumi canditi, fiori d’arancio.In bocca conserva ancora un’ottima sapidità e freschezza, questo gli permette di essere ancora valido. Avvolgente e rotondo presenta un equilibrio perfetto, finale persistente.Il vino è ancora valido e colpisce per l’estrema pulizia olfattiva, non dimostra certamente di avere vennt’anni.
Il segreto dello Champagne
Uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze "Pnas" condotta da Gerard Liger-Belair dimostra che il segreto del successo dello Champagne è racchiuso nelle sue bollicine che scoppiando alla superficie del calice, liberano dei composti aromatici che affascinano il consumatore. Secondo questa ricerca le bollicine dello Champagne sono cariche di composti aromatici o di precursori aromatici che sprigionano aromi irresistibili. Queste molecole hanno la particolarità chimica di essere per metà attratte dall’acqua e per metà idrofobe, per questo motivo dopo che si mesce lo Champagne, rimangono intrappolate nelle bollicine in risalita nel calice. Raggiunta la superficie le bollicine scoppiano liberando questi inconfondibili aromi che seducono il consumatore.
Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2004
Vigna Schiena d’Asino è il crù dell’azienda Mastrojanni che si trova nella zona di Castelnuovo dell’Abate.Microclima ideale, temperato dall’effetto del Monte Amiata, esposizione sud, sud-est e suoli a componente calcarea. Questo vino prodotto con uve Sangiovese grosso, viene vinificato in vasche di cemento e poi subisce un affinamento di circa tre anni e mezzo in botti di rovere di Allier di 15 ettolitri, per poi essere affinato in bottiglia per un periodo di 9-12 mesi. Il Vigna Schiena d’Asino 2004 si presenta nel bicchiere con un colore rosso granato, luminoso e consistente. Profilo olfattivo ricco e complesso con sensazioni di frutta rossa, speziate e floreali. Si riconoscono note odorose di ciliegia, mora, prugna, vaniglia, pepe, violetta. Lentamente in seconda battuta si percepisce anche liquirizia, cuoio, sensazioni di sottobosco, terra e sensazioni minerali. Al gusto l’ingresso è morbido, ma nella progressione e nel finale è possibile ritrovarci tutta la verve tipica del Sangiovese, vitigno non facile e duro che però in condizioni ideali dona vini di grande eleganza. Il tannino è nobile e maturo: il vino scorre con grande equilibrio su una accattivante sensazione di velluto, legata dall’inizio alla fine a una eccellente sapidità. Il lungo finale lascia la bocca fresca e asciutta con un ritorno aromatico di frutta, sottobosco e liquirizia piacevolissimo. Questo vino è lo splendido risultato di un’annata molto interessante. Già pronto da bere ma promette un lungo e felice invecchiamento.
Il metodo Spark
Il nuovo metodo "Spark" o come è stato subito ribattezzato "Toscano" per ottenere lo spumante è stato presentato il 25 Giugno alla Fattoria di Poggio Capponi, che è stata la prima azienda ad averlo sperimentato.Questo metodo innovativo nasce dall'intuizione dell'enologo Fabrizio Cardini, specializzato nell'arte spumantistica che ha voluto coniugare il Metodo Classico, dove la rifermentazione avviene in bottiglia e il Metodo Charmat, dove la rifermentazione avviene in autoclave. L'oggetto principale del Metodo Spark è un piccolo contenitore in acciaio inox (contiene 40 litri ) chiamato "champagnotta" munita di una valvola che permette di eseguire tutte le operazioni tipiche del Metodo Classico, maturazione, sboccatura, aggiunta della "liqueur d'expedition. I pregi di questo metodo sono la riduzione dei costi dell'attrezzature necessarie per iniziare la produzione dello spumante, la maneggevolezza, la resistenza e la facilità di stoccaggio viste le piccole dimensioni del contenitore di acciaio inox.La champagnotta è stata realizzata dall'azienda Cavalzani Inox che è specializzata nella produzione di serbatoi per il vino.Il titolare dell'azienda il Dott. Osvaldo Cavalzani ha detto che in futuro ci sarà la possibilità di noleggiare questi contenitori per tutte le aziende che vorranno iniziare a produrre spumante con il Metodo Toscano.Il primo spumante ottenuto con il Metodo Spark si chiama ROUSSEAU ed è ottenuto con il vitigno Vermentino coltivato dalla Fattoria di Poggio Capponi, si tratta di un " pas dosé" e alla degustazione si è presentato con un bel colore verdolino, perlage fine con buona persistenza. Odori freschi e fragranti che ricordano il floreale, il vegetale e il fruttato. In bocca gioca sul brioso contributo di freschezza sapidità, equilibrato, morbido e con una spuma cremosa.