Concorso Mondiale del Sauvignon 2023

Dal 14 al 16 marzo, 1210 vini Sauvignon provenienti da tutto il mondo si sono contesi le ambite medaglie del Concours Mondial du Sauvignon. 50 degustatori internazionali hanno premiato con medaglie d’argento e d’oro i vini in concorso provenienti da 20 diverse nazioni produttrici. Per la prima volta nella sua storia, il concorso si è svolto fuori dall’Europa, a Franschhoek, in Sudafrica.

I risultati completi sono disponibili su: https://resultats.cmsauvignon.com/it/risultati/2023

L’Austria conferma la sua posizione di primo piano
Il miglior Sauvignon del concorso proviene dalla Stiria: il Trofeo Dubourdieu viene assegnato al Sauvignon Blanc Sieme Eichberg di Adam-Lieleg. Con ben 85 medaglie, di cui 45 d’oro e 40 d’argento, l’Austria conferma l’alta qualità della sua produzione nel mondo del Sauvignon Blanc.

Di fronte alle avversità, la Loira si distingue
Nonostante la difficile annata 2022, La Loira ha comunque ottenuto 77 medaglie (28 d’oro, 49 d’argento). Si tratta di una bella ricompensa per i produttori della regione che hanno dovuto fare i conti con condizioni meteorologiche avverse. La Francia ha vinto anche il Trofeo Internazionale per il miglior assemblaggio con un vino guascone, il Saint-Lannes Sauvignon Chardonnay di Duffour Père & Fils.

La Spagna mantiene la sua posizione
Con ben 12 medaglie, di cui quattro d’oro. La Castiglia e León è chiaramente una terra privilegiata per questo vitigno, ma nell’elenco dei vincitori sono presenti anche altre zone di produzione come la Catalogna, l’Aragona, la Navarra e la Mancia.

L’Italia si è aggiudicata 14 medaglie d’oro e 17 d’argento, con il Friuli-Venezia Giulia che si conferma territorio di produzione leader della penisola, seguito dall’Alto Adige. È d’altronde il produttore altesino Castefeder che con il suo 2021 Raif vince uno dei più importanti riconoscimenti della competizione, il trofeo Rivelazione per il miglior vino italiano

Il Sudafrica fa grandi progressi
Il Sudafrica è ormai una delle principali regioni produttrici di Sauvignon Blanc. Durante il concorso ha vinto ben 56 medaglie, di cui 26 d’oro e 30 d’argento, oltre a un trofeo internazionale. Infatti, Villiera Bush Vine di Villiera Wines ha ricevuto il trofeo Tonnellerie Sylvain per il miglior vino invecchiato in botti di rovere.

Contatto stampa:

Benoît Carion
benoit.carion@vinopres.com

Mundus Vini Spring Edition 2023; i migliori vini Italiani

L’Italia nell’edizione invernale del concorso internazionale Mundus Vini 2023, si aggiudica ben 12 Grandi Medaglie d’Oro, il traguardo piu’ ambizioso e difficile da raggiungere, una miriade di medaglie oro che portano il conteggio a 441 ed inoltre anche 256 d’argento. In quanto a totale medaglie aggiudicate, la regione al primo posto è il Veneto con 151, seguito dalla Toscana con 111 e la Puglia con 94.

Cos’è Mundus Vini

Mundus Vini è una delle più importanti competizioni enologiche al mondo e si svolge in Germania. L’ideatore è Meininger Verlag. Ogni anno partecipano al concorso oltre 11.000 vini. I premi hanno lo scopo di offrire al grande pubblico un valido strumento di orientamento all’acquisto. Si tiene due volte all’anno: ad agosto, congeniale alle fiere autunnali, e come degustazione di primavera (a febbraio) prima della ProWein.

Come vengono assegnati i punteggi

I vini sono classificati secondo il metodo di valutazione internazionale di 100 punti dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV). La giuria internazionale è composta da enologi, viticoltori, rivenditori specializzati, sommelier e giornalisti del settore. La degustazione è alla cieca, cioè con bottiglia anonima.

Che tipo di premi vengono assegnati

  • Premio Grand Gold – con un punteggio di almeno 95/100
  • Gold Medal – almeno 90/100
  • Silver Medal – almeno 85/100

Queste sono le 12 GRANDI MEDAGLIE D’ORO italiane;


Brunello di Montalcino I Capolavori di San Giovanni Battista Riserva 2013 – Cantine Leonardo da Vinci Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2015 – Scriani Morellino di Scansano Effemeridi 2018 – Le Stadere
Montefalco Sagrantino 2018 – La Veneranda Rosso di Toscana IGT Casal Duro 2019 – Fattoria La Vialla
Carpino del Garda Merlot 2017 – Cantina Ricchi Montepulciano d’Abruzzo Nativae 2019 – Tenuta Ulisse Barbera d’Asti Mysterium 2018 – Tenuta Montemagno Syrah Terre di Giumara 2020 – Caruso & Minini Vinsanto del Chianti Riserva 2016 – Fattoria La Vialla
Terre Siciliane Passimento Zibibbo – Baglio Gibellina
Vino Cotto Stravecchio Occhio di Gallo 2011 – Az. Ag. Tiberi David

Veronafiere: Vinitaly 2023

VINITALY 2023: DAL 2 AL 5 APRILE QUARTIERE AL COMPLETO E BUSINESS PROTAGONISTA

BRICOLO (PRES. VERONAFIERE): DEFINITA LA MAPPATURA NUOVI TOP BUYER 

DANESE (AD VERONAFIERE): GRANDE RITORNO ASIA CON CINA E GIAPPONE IN TESTA; NORD AMERICA E NORD EUROPA SALDAMENTE PRESIDIATI

Verona, 2 marzo 2023. Un quartiere fieristico di oltre 100mila mq netti, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni (dati aggiornati al 2 marzo, ndr)Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore e, per la 55ª edizione, rafforza ulteriormente il piano di sviluppo dell’unica manifestazione che ha contribuito a segnare crescita e successo del vino italiano sui mercati internazionali.

A pochi giorni dalla conclusione del Roadshow straordinario di Vinitaly in 9 Paesi di tre Continenti, realizzato in collaborazione con Ice-Agenzia unitamente alla rete internazionale dei nostri delegati esteri, abbiamo definito la selezione dei top buyer che saranno in fiera – spiega il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo -. In questo momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità, Vinitaly rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nel corso delle 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle piazze più consolidate sia su quelle emergenti. Un potenziale – conclude Bricolo – che mettiamo a disposizione delle aziende già da questa edizione, con l’obiettivo di completare la mappatura di nuovi importatori e operatori qualificati entro il 2024. Uno sforzo e un investimento importante e necessario per garantire competitività al settore”.  

Per l’amministratore delegato della Spa fieristica di Viale del Lavoro, Maurizio Danese: “L’ascolto delle imprese italiane è stato fondamentale per il varo dei prossimi Vinitaly. Non è un caso, se i Paesi protagonisti nel Roadshow sono nella top 10 degli obiettivi di mercato dei nostri espositori.  Così come la scelta di presidiare sempre di più l’Asia: Cina, Giappone, Sud Corea ma anche Singapore, Hong Kong, Vietnam e altri sommano infatti il 20% dei prossimi target internazionali delle imprese italiane del vino. Un’area emergente – prosegue Danese – che con la Cina segnerà il grande ritorno a Verona, grazie a una selezione di oltre 100 top Buyer del Dragone, tra gruppi dell’horeca, principali importatori e player dell’e-commerce. Ma l’evoluzione quali-quantitativa della domanda estera riguarderà ovviamente tutti i mercati di sbocco ed emergenti, dagli Stati Uniti al Canada, dalla Corea del Sud passando per il Vecchio Continente fino al Sud America con la previsione di incrementare i top buyer del 40% sul 2022”.

Business, quindi, ma anche comunicazione. Vinitaly, infatti, è un mega spot al vino italiano con quasi 4miliardi di audience generata sui media in Italia e all’estero nella settimana clou della manifestazione. Un ritorno intangibile di promozione indiretta che coinvolge anche gli altri due saloni che si svolgono in contemporanea a Verona – Enolitechcon Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open Xcellent Beers – che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.

Per quanto riguarda i temi e i format business, il 55° Salone internazionale del vino e dei distillati sarà preceduto, sabato 1° aprile, da Vinitaly OperaWine, la degustazione prologo con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator. Mentre il palinsesto fieristico vede la conferma delle principali aree tematiche (Vinitaly Bio,International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata), del matching delTaste and Buy, con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela e del Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore. Oltre 70 le degustazioni previste ad oggi dal calendario ufficiale della manifestazione (in aggiornamento su vinitaly.com). Tra queste, il walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (domenica 2 aprile) e dell’Orange Wine Festival (3 aprile) che vede la presenza di aziende top da 10 paesi, oltre al Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection a cura di Daniele Cernilli (2 e 3 aprile), ideato per i buyer e gli operatori dell’horeca e ai focus di Young to Young ovvero: Le giovani cantine si raccontano ai giovani comunicatori, tre sessioni di degustazione con dieci giovani produttori firmate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.

Spazio anche ai Concorsi. Il 22 marzo ritorna l’International packaging competition – Vinitaly Design, il concorso che premia il miglior packaging per trend, design e innovazione di vini, distillati, liquori, birra e olio extra vergine di oliva seguito dal 5 StarsWines The Book e Wine without walls, i riconoscimenti per le aziende che investono nel miglioramento qualitativo dei propri prodotti. 

Prosegue, inoltre, la distinzione tra operatori in fiera e winelover. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the city, il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco: Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the city è organizzato da Veronafiere con la collaborazione di Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona).

Servizio Stampa Veronafiere

Apre la Slow wine fair 2023

Si apre la Slow Wine Fair! 

Domenica 26 inaugura, a BolognaFiere,  

la fiera internazionale del vino buono, pulito e giusto

È pronta al via la seconda edizione della Slow Wine Fair, la fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto in programma a BolognaFiere da domenica 26 a martedì 28 febbraio.  

Professionisti del settore e appassionati troveranno ad attenderli circa 750 cantine italiane e internazionali (da 21 Paesi), per un totale di oltre 3.000 etichette in degustazione. Ma non solo.  

L’evento organizzato da BolognaFiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food, ha in serbo anche un ricco programma di masterclass, per esplorare le regioni vitivinicole dalla Francia al Caucaso, fino alla Cina biodinamica, e un’agenda di conferenzeper fare il punto sui grandi temi di attualità legati al vino. Senza contare la terza edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia

Ad aprire la Slow Wine Fair, sarà l’incontro inauguraledal titolo “ll futuro del vino è buono, pulito e giusto”, in calendario domenica 26 febbraio, alle ore 11, presso la Slow Wine Arena – Reale Mutua (padiglione 20).  

Interverranno Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Brunella Saccone, Dirigente dell’Ufficio Agroalimentare e Vini, Agenzia ICE, Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, Pau Moragas Bouyat, Vignaiolo presso L’Olivera (Spagna), e Sabiha Apayd?n Gönenli, Portavoce della comunità Slow Food “Heritage Vines of Turkey” e sommelier del ristorante Mikla (Turchia).  

Le masterclass, tra iconiche denominazioni, etichette straniere e amari stravaganti 

Otto appuntamenti di approfondimento e degustazione in cui conoscere i vini della Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa che riunisce i protagonisti della filiera del vino, degustare i grandi vini rossi e bianchi di Francia importati in esclusiva da Tannico, ripercorrere annate importanti per la storia del vino italiano, come quella del 2010, attraverso rinomate etichette di Barolo, Amarone e Brunello, ma anche esplorare l’affascinante mondo degli amari – grande novità di questa seconda edizione –, con prodotti artigianali che esaltano i Presìdi Slow Food e le materie prime del territorio.  

Domenica 26, in particolare, si svolgeranno le masterclass “Caucaso: la culla della viticoltura”, “2010: la vendemmia perfetta” e “I grandi bianchi e rossi di Francia”. 

Scopri qui il programma completo. 

La Fiera dell’Amaro d’Italia 

Promossa da Amaroteca e dall’Associazione Nazionale Amaro d’Italia, la III edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia si terrà nell’ambito della Slow Wine Fair, dove avrà un’area dedicata.  

Aziende di primo piano esporranno i propri amari e organizzeranno masterclass per raccontarne la produzione. Il pubblico potrà così approfondire la propria conoscenza dell’amaro, un prodotto tipico italiano per eccellenza, con una lunga tradizione, legata a ingredienti e ricette del territorio, e pressoché introvabile all’estero. 

Le conferenze 

Dall’America Latina alla Croazia, dalla Cina agli Stati Uniti, passando per i preziosi contributi dei partner dell’evento, nella Slow Wine Arena – Reale Mutua i membri della Slow Wine Coalition, i professionisti del settore e gli appassionati si confronteranno sul fermento che caratterizza il mondo della viticoltura internazionale. 

Verranno approfonditi alcuni, grandi temi di attualità legati al vino – dalla crisi climatica alla tutela del paesaggio, dalle contaminazioni accidentali dei prodotti fitosanitari in agricoltura alla comunicazione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste –, si discuterà di nuovi progetti e i membri della Slow Wine Coalition racconteranno al pubblico le proprie esperienze. 

Domenica 26 sono in programma le conferenze “Vino e comunità: insieme siamo più forti”, “Vino e paesaggio: bellezza e cura” e “Il vino come cultura”. 

Seconda edizione di Slow Wine Faire

Nei giorni che vanno dal 26 al 28 Febbraio si svolgerà la seconda edizione della Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino Buono, Pulito e Giusto come piace a Slow Food. Buono da bere, quindi, ma non solo: un vino frutto di processi produttivi rispettosi dell’ambiente, della biodiversità e delle risorse naturali, in grado di esprimere le caratteristiche di un territorio e di promuoverlo grazie al lavoro in vigna e in cantina. Bottiglie rispettose anche di chi in vigna e in cantina ci lavora: un ingrediente da sempre, secondo Slow Food, irrinunciabile. Anche per questo, gli espositori sono passati al vaglio di una commissione di assaggio.

Negli spazi di BolognaFiere – che organizza l’evento insieme a SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, e con la direzione artistica di Slow Food – si alterneranno conferenze, masterclass e ovviamente la degustazione di migliaia di vini dei produttori italiani e stranieri presenti ai banchi di assaggio. Tra le novità, l’allargamento della partecipazione ai produttori di spirits e amari, e la presenza, in un settore della fiera, di aziende che producono soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino.

La manifestazione fieristica si rivolge principalmente a un pubblico professionale Horeca e della Gdo, ma la domenica pomeriggio è dedicata agli appassionati.

Info e dettagli sul sito della Slow Wine Fair.

Saranno famosi nel vino

Cambiare l’approccio al mondo dell’enologia e mettere letteralmente in passerella le bottiglie di vino. È quanto si propone di fare “Saranno Famosi nel Vino” il nuovo evento/format che si svolgerà alla Stazione Leopolda di Firenze il 3-4 Dicembre e che metterà insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni.

Saranno oltre 120 le aziende partecipanti da tutta l’Italia. Per i winelover quindi tantissimi vini da poter assaggiare e conoscere, oltre a piccole prelibatezze gastronomiche soprattutto incentrate sull’olio di oliva extravergine grazie alla collaborazione con il Consorzio dell’Olio Toscana IGP.

Inoltre i sommelier di AIS Toscana proporranno tre esperienze, pillole sulla degustazione organolettica di vini e anche un assaggio bendato che aiuta a capire le proprie capacità percettive e un wine tour tra le cantine partecipanti, guidato da un sommelier professionista. Non solo assaggi, ma anche acquisti visto che le aziende presenti potranno anche vendere il prodotto. Nella due giorni ci saranno anche demolenti importanti, il primo è Sabato alle 16 dove AIS Toscana presenterà il suo nuovo progetto”Eccellenza di Toscana” una guida regionale dei vini, il secondo Domenica alle ore 11,30 dove sarà presentata la Guida Vitae 2023 dando il benvenuto al nuovo presidente nazionale Sandro Camilli che consegnerà gli attestati alle cantine Toscane insignite delle 4 viti.

Tutte le informazioni nel sito www.sarannofamosinelvino.it oppure rivolgendosi alla segreteria

Chianti lovers 2022

Chianti Lovers e Rosso Morellino quest’anno fortunatamente con la presenza dei produttori e dei winelovers oltre a quella degli addetti ai lavori è la manifestazione che dà il via alle “Anteprime Toscane”. In assaggio le vendemmie 21 per il Chianti annata, 20 per il Superiore e 19 per la versione Riserva, mentre il Morellino presentava le vendemmie 21 e 20.

Il Chianti è una denominazione che con le sue sette sottozone copre gran parte del territorio della Toscana. Dal punto di vista commerciale è una denominazione che và molto bene visto che a fine Dicembre 2021 la Regione Toscana ha accettato la richiesta del Consorzio del Chianti di poter anticipare l’uscita sul mercato dell’annata 2021 con due mesi di anticipo rispetto alla sua normale data d’immissione al consumo. Ma tornando ai vini, la vendemmia 2021 è stata caratterizzata da un andamento climatico tendenzialmente caldo, tuttavia all’assaggio evidenzia una buona piacevolezza di beva, non molto complessa nei profumi, buona freschezza acida, alcol in evidenza e finale con note leggermente amare. Molto più interessante 2020 in cui si trovano vini molto più intensi e complessi all’olfatto con ottima struttura ed equilibrio di gusto. Le Riserve 2019 invece non tradisce le attese e dopo il periodo di maturazione mostra maturità di frutto, equilibrio, tannino piacevole e finale persistente, d’altronde la vendemmia era stata caratterizzata da un andamento climatico molto equilibrato.

Vinitaly 2022, selezionati i 5StarWines

Si è chiusa, domenica 3 aprile l’annuale selezione enologica di Veronafiere 5StarWines & Wine Without Walls. In totale sono stati selezionati 960 vini, rispettivamente 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità (liste complete in calce). Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento. Circa 70 esperti – scelti tra Master of Wine, Master of Sommelier, diplomati WSET, Italian Wine Ambassador e Expert certificati dalla Vinitaly International Academy, enologi e giornalisti – hanno esaminato, commentato e valutato le oltre 2300 referenze iscritte.

Tra i vini e i produttori selezionati, quelli che hanno ottenuto i migliori risultati sono stati altresì insigniti di un ulteriore Trofeo, menzione speciale assegnata durante il terzo giorno di esame dal panel dei General Chair. Di seguito la lista dei Trofei per la sezione 5StarWines.

CANTINA DELL’ANNO – GRAN VINITALY 2022
TERRE CORTESI MONCARO

MIGLIOR VINO ITALIANO – BANCO BPM 2022
CANTINA DELLA VERNACCIA – Vernaccia di Oristano DOC Riserva “Judikes” 2008
97/100

MIGLIOR VINO BIANCO
TERRE CORTESI MONCARO – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore “Fondiglie” 2021
95/100

MIGLIOR VINO ROSATO
AZIENDA AGRICOLA FEDERICI DI GIULIO FEDERICI – Liguria di Levante IGT Vermentino Rosato “Prima Brezza” 2021
93/100

MIGLIOR VINO ROSSO
MARCHESI CATTANEO ADORNO GIUSTINIANI – Gabiano DOC Riserva “A Matilde Giustiniani” 2015
96/100

MIGLIOR VINO FRIZZANTE
AZIENDA AGRICOLA PEZZUOLI – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP Frizzante Semisecco “Pietrascura – Riservato agli amici”
93/100

MIGLIOR VINO SPUMANTE
TERRE DI SAN VENANZIO FORTUNATO – Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Spumante Brut 2020
96/100

MIGLIOR VINO DOLCE
CANTINA TOBLINO – Trentino DOC Vino Santo “Puro” 2000
96/100

BEST WINE DISTRIBUTED BY FERROWINE
PARIDE IARETTI & C. – Gattinara DOCG “Vigna Valferana” 2017
96/100

Questi invece i Trofei riferiti alla sezione Wine Without Walls:

MIGLIOR CANTINA WINE WITHOUT WALLS 2022
VINI CENTANNI

MIGLIOR VINO BIODINAMICO
MONTECAPPONE – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore Vino Biologico “Ergo” 2020
92/100

MIGLIOR VINO BIOLOGICO
CANTINE VOLPI – Colli Tortonesi DOC Timorasso Vino Biologico “Derthona La Zerba” 2020
96/100

MIGLIOR VINO SOSTENIBILE
AZIENDA VINICOLA ATTILIO CONTINI – Vernaccia di Oristano DOC Riserva “Antico Gregori” 1979
96/100

Borgo Divino Wine festival 2021

Il 30 e 31 ottobre a Borgo San Lorenzo quarta edizione del Wine Festival Mugellano

Ultimi preparativi a Villa Pecori Giraldi per Borgo DiVino

Degustazioni guidate, cultura ed una mostra fotografica. Si potrà acquistare a prezzo di cantina  

Si avvicina l’appuntamento con il Wine Festival “Borgo Divino” che dopo il successo delle precedenti edizioni e la pausa forzata del 2020, torna nella sua tradizionale “winter edition”, sabato 30 e domenica 31 ottobre con tante conferme ed una grande partecipazione di tante nuove ed interessanti realtà enologiche. Un Wine Festival che darà la possibilità alle 95 aziende vinicole provenienti da tutta Italia (ben 16 le regioni presenti oltre alla Francia ed al debutto della Spagna), di presentare le oltre 350 etichette che i visitatori potranno degustare in un suggestivo viaggio nel gusto e nell’essenza del vino. Oltre quaranta aziende che saranno presenti per la prima volta al Festival: un invito a sollecitare il gusto di sperimentare dei visitatori, che saranno dotati di un bicchiere oltre che di penna e taccuino per i propri appunti. 

Ovviamente grande attenzione alla Toscana ed in particolare al nostro territorio che si sta facendo apprezzare anche ad alti livelli. Cantine, aziende agricole, operatori del settore, associazioni ed Enti che fanno parte di uno dei settori trainanti dell’economia e dell’export italiano, saranno i veri protagonisti di questa 2 giorni. Ad ospitare Borgo DiVino sarà ancora una volta Villa Pecori Giraldi, la splendida Villa icona internazionale dello stile liberty, in cui sarà allestito un “percorso” nel quale si inseriranno tutta una serie di iniziative di cultura più o meno direttamente legate al vino. Taglio del nastro ufficiale sabato 30, alle 11, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti delle associazioni con brindisi per l’apertura dell’evento.

Saranno 5 i momenti didattici curati da sommelier e relatori (di cui tre aperti al pubblico ma alcuni di questi già ormai sold out) che porteranno in aula alcuni dei più interessanti temi legati ad enografia ed enologia nazionale. 

Sabato 30 alle 18, “Degustazione guidata di approfondimento sul Metodo Classico” nella quale saranno proposte tre diverse espressioni di vini prodotti con il metodo classico. La degustazione sarà guidata dal Master Champagne Massimiliano Cappelli e proporrà: Champagne Brateu-Moreaux Brut tradition BDN, Trento doc Giulio Larcher Pas Dosè 2016 e Oltrepò Pavese DOCG Torrevilla Brut. 

Domenica 31, alle 17.45 “Il Tempranillo tra Toscana e Spagna” con il Sommelier Roberto Ciancolini, ripercorrerà la storia di com’è arrivato il Tempranillo a San Miniato. Si parlerà di questo vitigno straordinario e delle sue caratteristiche mettendo a confronto la produzione spagnola e quella toscana proponendo IXE 2018 – Pietro Beconcini (San Miniato), Pinna Fidelis 2019 (Ribeira del Duero), Vigna alle Nicchie 2015 -Pietro Beconcini (San Miniato) e Canus Verus 2018 (Toro) al costo di 17 euro a persona (non comprese nel prezzo del biglietto del Festival). 

Diversa nei modi quella di domenica, alle 16.30, dal titolo “Juke Box Wine – Storie di Vino con Marco Bianchini e Francesco Ricci”, una degustazione tra storie di vino, musica e poesia con in degustazione Metodo Classico Sorbara Cantina Della Volta, Malvasia di Salina Fenech e Perpetuo di Acone.

Sono inoltre due i seminari riservati agli addetti ai lavori.  Nell primo, in programma sabato alle 15.30, saranno messe a confronto 5 denominazioni toscane in cui prevale il Sangiovese. La degustazione, organizzata in collaborazione con il Consorzio Chianti Rufina, sarà una comparativa di quattro etichette Chianti Rufina DOCG annata 2018 (Chianti Rufina Selvapiana 2018; Lavacchio, Chianti Rufina Cedro 2018; Travignoli, Chianti Rufina Villa Travignoli 2018; Chianti Rufina Pozzo 2018), il Chianti Classico DOCG 2018 della Fattoria Santo Stefano, il Chianti Colli Fiorentini DOCG 2018 di Poggio al Chiuso, il Morellino di Scansano DOCG Brumaio 2018 della Tenuta Pietramora ed il Chianti Superiore DOCG 2018 di Perelli Winery. 

Il secondo, molto interessante per la promozione del territorio, in programma domenica alle 11, sarà una comparativa alla cieca di 9 Pinot Nero prodotti in Mugello. Parteciperanno le aziende di Borgo Macereto, Frascole, Voltumna, Terre di Giotto, Il Rio, Podere Fortuna, Baccanella, Bacco del Monte, Il Lago.

Ad entrambi i seminari saranno presenti i produttori e gli altri posti saranno riservati a stampa specializzata, blogger, chef, rappresentanza del mondo Horeca. Condurrà il sommelier e Master Champagne Massimo Cappelli, con il supporto del sommelier Mirko Manzani.

Ed ancora la mostra “Ed alla fine …bevemmo” a cura del Photo Club Mugello, che sarà un vero aperitivo per i visitatori, che proprio affascinanti dalle suggestive immagini proposte, inizieranno il loro percorso degustativo.

All’interno della Villa sarà inoltre possibile sostare per un ristoro e, soprattutto, acquistare i vini in degustazione grazie al wine-shop esclusivo, che permetterà di portarsi a casa quanto precedentemente assaggiato a prezzo di cantina.  L’ingresso alla manifestazione, comprensivo delle degustazioni a tutti i desk dei produttori, avrà un biglietto di 15 euro (ingresso ridotto di 12 euro per soci Coop, Banco Fiorentino, UNPLI, Officina Cu.Bo. o FISAR). L’evento è organizzato in collaborazione tra Officna Cu.Bo. e la Periscopio Comunicazione ed organizzato con il prezioso contributo del Comune di Borgo San Lorenzo, oltre alla collaborazione di FISAR Firenze, Confesercenti e Confcommercio Firenze.

Novità e curiosità, oltre alla presentazione delle aziende presenti, su www.borgo-divino.it

I rosati migliori del mondo

Si è svolta a Bruxelles la prima edizione della Selezione Rosé del Concours Mondial de Bruxelles, più di mille i vini rosati degustati in modalità “lockdown” nel pieno rispetto delle regole sanitarie. La partecipazione cosi numerosa conferma l’interesse che c’è verso questo prodotto, un fenomeno quello dei vini rosati che ha registrato una crescita dei consumi del 40% dal 2002 ad oggi, con una produzione che nel mondo passa da 18 a 26 milioni di ettolitri prodotti, con Francia, Italia, Spagna ed USA che coprono circa il 75% della produzione. Oltre alle medaglie d’Argento, Oro e alle Grandi Medaglie d’Oro, il concorso ha attribuito i Trofei “Rivelazione” ai vini Rosé che hanno ottenuto il miglior punteggio nella propria categoria. E’ stato valutato miglior vino rosé del mondo la Cuvée Charlotte de La Madrague prodotto nella Còtes de Provence in Francia. L’Italia si è comportata molto bene con 2 Gran Medaglie d’Oro e 20 medaglie d’Oro.Le due Gran Medaglie d’Oro sono state ottenute da : Terzini Rosato Cerasuolo d’Abruzzo – Cantina Terzini che è stato premiato anche come Rivelazione Vino Italiano e Il Casato Pinot Grigio Rosato – Schenk.

Per leggere tutti i risultati qui


Anteprima Vini della Costa 2021

20 th ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA Lucca, Real Collegio, 5 e 6 giugno 2021

Anteprima Vini della Costa festeggia i suoi 20 anni in un’edizione ricca di novità.

Il più grande galà dei vini delle province toscane bagnate dal mare ritorna con un progetto di allestimento innovativo finalizzato al rispetto di distanze e di requisiti di sicurezza. Gli ampi chiostri del Real Collegio ospiteranno cento produttori. In rassegna i grandi vini ambasciatori dell’enologia nel mondo insieme a tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità. Molti vini biodinamici, quasi tutti biologici o in regime di conversione.

Un grande percorso dal nord al sud della Toscana. Ci possiamo incamminare dalla terra dei Vermentini, bianchi e neri, sapidi e speziati, degli aspri colli di Luni e poi attraversare le dolci Colline Lucchesi e di Montecarlo per raggiungere Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che in verità vanta una sua storia enologica importante. Arriviamo nella terra degli Etruschi e scendiamo la Costa, fino a Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della toscana nel mondo: il Sassicaia. E, infine, avventuriamoci in Maremma, dai Morellini ai vini del vulcano, dai castelli alle cantine nel tufo.

Anteprima è un viaggio accompagnati per mano dai produttori stessi, dai veri autori dei vini che degustiamo, i quali, certi dell’impegno per la qualità dei prodotti, ogni giorno “ci mettono la faccia” come testimoni in prima linea.

Affianca la rassegna un ampio salone per le degustazioni della stampa e per le MasterClass. In particolare, quest’anno sarà possibile partecipare alla grande orizzontale, a numero chiuso e su prenotazione, per festeggiare l’anniversario: “Anteprima 20 anni dopo. La Vendemmia 2001”.

Vini da degustare, vini da acquistare; l’enoteca di Costa Toscana presenta un catalogo completo di denominazioni e eccellenze vinicole. È possibile comprare i vini più apprezzati durante la degustazione o ordinarli direttamente a casa propria. Permesso auto gratuito per raggiungere il fronte ingresso con acquisti di almeno un cartone.

Anteprima Vini della Costa Toscana è una produzione Associazione Grandi Cru della Costa Toscana e Event Service Tuscany

Anteprima Vini della Costa si svolgerà nei giorni 5 e 6 giugno a Lucca, Real Collegio. Orario di ingresso al pubblico: 11 – 20; orario di ingresso sale stampa: 10-17.

Degustazione 30€; ridotto 25 € per iscritti Anteprima Wine Club, Soci Ais, Fisar, Onav, ASPI, AIES, Slow Food Studenti di Agraria e Enologia, Studenti Campus
Degustazione gratuita per stampa e operatori di settore previo accredito onlin
e.


Informazioni: www.anteprimavini.com – info@anteprimavini.com

Wine&Siena digital 2021

Si è conclusa la prima manifestazione dell’anno dedicata alle eccellenze enologiche ed enogastronomiche 

Che anche quest’anno non ha fatto mancare la propria presenza 

305mila account raggiunti per Wine&Siena 

in versione digital 

La 6^ edizione in un’esclusiva versione Digital ha celebrato le eccellenze premiate da The WineHunter Award attraverso la nuova piattaforma WineHunter Hub e su www.wineandsiena.com.

Wine&Siena 2021 per quest’anno in versione esclusivamente digital si è concluso con 305.000 account raggiunti con i profili di Merano WineFestival e The WineHunter164.000 account su Facebook e 141.000 su Instagram. 

Sono 305mila gli account raggiunti per Wine&Siena 2021. L’evento nella sua versione digital 2021, dal 5 al 7 febbraio, è tornato a parlare di vino. E’ il primo grande evento dell’anno in Toscana ad andare alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche. E, anche in un anno così particolare, il grande patrimonio storico-artistico della città di Siena e del territorio senese ha contribuito a valorizzare questo evento, svoltosi tutto in digitale, sotto la guida delpatron di Merano WineFestival Helmuth Köcher che ci ha condotto alla scoperta di alcune eccellenze enologiche e gastronomiche, alcune delle quali insignite del riconoscimento The WineHunter Award. Non solo, con Walk of Wine, il patrimonio artistico di Siena ha fatto da cornice alle Masterclass with The WineHunter. Con Wine&Art è invece stata portata in scena una degustazione all’interno di un laboratorio con un artista senese.  Uno spazio al racconto di alcuni produttori nella sezione Tell me a Story. Con l’aiuto di due barman senesi, i Focus sui distillati sono stati ispirati a Siena in Mixology. E poi  spazio all’arte culinaria con Small Plates Dinner.

Anche in questa edizione lo spazio all’approfondimento e all’indagine sui mercati e sugli effetti della pandemia con i Digital Talk ed il convegno conclusivo, per provare a capire come la pandemia cambierà gli ambienti urbani, le produzioni ed i nostri consumi, quale sono le opportunità per i vini italiani, quale è la frontiera digitale dei nuovi mercati asiatici.

Questi i risultati dell’evento che su www.wineandsiena.com? è stato visualizzato 8.400 volte con una sessione media di permanenza sul sito di 6 minuti e 27 secondi. Il palinsesto Vimeo è stato visualizzato 1.775 volte per un totale di 317 ore, con una media di durata a visualizzazione di 10 minuti e 45 secondi. Un ottimo risultato rispetto alle esperienze precedenti, considerando soprattutto che a oggi l’attenzione sul web è limitata ai primi 30 secondi. Wine&Siena 2021 in versione esclusivamente digital si è concluso con 305.000 account raggiunti con i profili di Merano WineFestival e The WineHunter164.000 account su Facebook e 141.000 su Instagram. I contenuti multimediali di Wine&Siena digital sono ancora disponibili alla visione sulla piattaforma WineHunter Hub www.winehunterhub.com e su www.wineandsiena.com.

È stato un viaggio esperienziale dove abbiamo cercato di coniugare la nostra passione per il mondo enogastronomico, con la lunga e profonda tradizione storica e artistica della città di Siena – Queste le parole di The WineHunter Helmuth Köcher al termine di Wine&Siena Digital – È stato un onore riuscire a dare spazio a questa splendida città, ma soprattutto è stata una grande soddisfazione riuscire a dare visibilità a tutti coloro che hanno creduto in noi. Non era scontato darci fiducia, soprattutto in un periodo non facile per il settore, ma siamo felici di averla ripagata. Wine&Siena Digital è la prova che si può fare molto anche senza la creazione di eventi fisici. Non è un sostituto temporaneo, ma è una nuova via da percorrere tutti assieme: il mondo cambia e noi restiamo al passo”.