Alla stazione Leopolda di Firenze si è svolta la manifestazione Chianti Classico Collection 2010 dove sono stati presentati i vini dell'annata 2008 e le Riserve del 2007.La vendemmia 2008 nel Chianti Classico non è stata certo eccezionale, ma i vini assaggiati mi hanno comunque ben impressionato.In generale la qualità dei vini è migliorata, non  più  vini  con colori carichi, profondi, odori di frutta rossa matura, vaniglia e grande struttura al gusto, ma vini più freschi, eleganti, equilibrati e con un utilizzo del legno meno invasivo rispetto a prima. Vini più legati al territorio , di media struttura e più facili da bere.Circa 130 i prodotti presentati della vendemmia 2008 alcuni dei quali erano prelevati dalla botte, tra quelli degustati mi sono piaciuti: San Giusto a Rentennano, Badia a Coltibuono, Bibbiano, Castello di Monsanto, San Pancrazio, Felsina,Isole e Olena, Rocca di Montegrossi, Pieve di Campoli.Tra le Riserve 2007: San Pancrazio,Felsina, San Giusto a Rentennano "Le Baroncole".   

Era tanta la curiosità di assaggiare i vini della vendemmia 2007 del Vino Nobile di Montepulciano valutata a cinque stelle,l'andamento climatico del 2007 ha permesso alle uve di maturare ottimamante, 3 o 4 gradi di innalzamento sulle temperature massime riscontrate nella seconda metà del mese di Marzo e nel mese di Aprile hanno fatto germogliare le viti circa 15 giorni prima rispetto a un'annata considerata normale, questa situazione si è mantenuta anche nella successiva fase della fioritura e allegagione. Lo stress idrico è stato evitato dalle piogge di Maggio e Giugno e le uve non hanno risentito in maniera eccessiva delle temperature più calde.L'assenza di piogge e di alte temperature hanno favorito l'anticipo dell'invaiatura portando a un leggero rallentamento della maturazione nel mese di Agosto.Tempo buono anche nel mese di Settembre e la prima settimana di Ottobre che hanno permesso di raccogliere un uva sana e matura.I vini presentati dalle aziende erano imbottigliati da poco e in alcuni casi erano vini prelevati dalla botte, comunque all'assaggio presentavano tutti profumi complessi, articolati ed eleganti, al gusto ottima struttura. lunga persistenza, buona morbidezza e un tannino che ancora deve levigarsi un pò.Per me è sicuramente una grande annata. Questi i vini che mi sono piaciuti di più: Nottola, Boscarelli, Croce di Febo, Avignonesi, Villa S'Anna, Bindella, Tenuta Valdipiatta.

Il Sangiovese si sà è un uva difficile da coltivare e certamente le condizioni climatiche del 2005 anche a Montalcino non hanno permesso una maturazione ottimale delle uve ( Luglio e Agosto andamento meteorologico equilibrato , poi le piogge di Settembre hanno creato dei problemi nella fase finale della maturazione ). Visto l'andamento stagionale non poteva che esprimere vini dal valore medio, buon naso, ma in bocca dominano tannini duri, astringenti e una mancanza di equilibrio. C'è l'eleganza e la freschezza ma non la struttura, vini quindi piacevoli da bere oggi ma che non avranno una lunga evoluzione negli anni.Quelli che più mi sono piaciuti sono: Agostina Pieri, Mastrojanni, Capanna, Gianni Brunelli, Banfi – Poggio alle mura, Pietranera, Fuligni, La Fortuna, La Magia, La Mannella, Piancornello, Pietroso, Poggio Antico – Altero, Siro Pacenti, Talenti, Tiezzi – Vigna Soccorso.

Interessante degustazione in verticale del vino Poggio ai Chiari, ottenuto da uve Sangiovese con una piccola aggiunta di Canaiolo,  prodotto dall’azienda agricola Colle di Santa Mustiola. Il proprietario, Fabio Cenni è una persona di altri tempi, schietto, trasparente, pacato, ma soprattutto una persona che non accetta compromessi di qualsiasigenere. Dal 1990 si è dedicato a tempo pieno nell’attività  di vignaiolo, riproducendo le piante migliori di Sangiovese e Colorino che erano presenti nei vecchi vigneti, credendo fermamente nella formula: ottima uva-ottimo vino. Le rese sono bassissime, l’uva viene raccolta a maturazione molto avanzata, i grappoli sono accuratamente scelti, le fermentazioni sono naturali con macerazioni lunghe e l’affinamento avviene in piccoli legni nuovi. L’azienda che si trova a Chiusi  produce solo questo vino e le bottiglie ogni anno sono circa ventimila. Il primo vino prodotto è stato nel 1992 e inizia proprio da qui la mia piacevole verticale.

1992 – Colore rosso aranciato, l’impatto olfattivo è intenso, franco e complesso, si riconoscono sentori di fieno secco, prugna secca, viola e note balsamiche di menta. Corpo di media struttura, sufficiente la sua persistenza con retrogusto di viola e minerale. Nel complesso vino piacevole anche se in fase discendente.

1993 – Rosso granato intenso con leggera sfumatura aranciata. Elegante e potente all’olfatto con sentori di cuoio, fieno secco e pepe. Al gusto presenta un tannino piacevole, inizialmente vellutato che termina un pò asciutto. Lunga la sua persistenza aromatica.

1994 – Rosso granato intenso, al naso regala nette sensazioni di cuoio, viola e menta. Al gusto sfoggia il suo equilibrio tra l’alcool e la freschezza degli acidià con un tannino ancora ben presente. Robusto, morbido e persistente.

1995 – Rosso aranciato molto evoluto. Al naso note di sottobosco, cuoio, prugna e balsamiche. Al gusto è ricco, sapido, minerale e avvolgente. Bel retrogusto di viola e prugna.

1996 – Rosso aranciato chiaro, si apre al naso con sentori vegetali, di cuoio, ciliegia, pepe nero  e terra bagnata. Al palato c’è un alcool abbastanza dominante e un tannino che tende ad asciugare nel finale. Persistenza non eccessiva, il vino risente dell’annata che non ha fatto maturare bene le uve.

1997 – Alla vista presenta un profondo rosso granato. Al naso nette sensazioni di tabacco, viola, ciliegia, pepe, fieno. Al palato presenta una bella struttura e un ottimo bilanciamento in tutti i suoi elementi. Notevole il retrogusto per spessore e potenza.

1998 – Colore rosso granato con sfumature mattonate. Piacevole e complesso al naso con sentori speziati, fruttati e floreali. Si riconoscono odori di pepe, noce moscata, liquirizia, ciliegia, prugna, viola. In bocca alcool e freschezza sono ben dosate e in equilibrio, il tannino è vellutato. Buona la persistenza. 

1999 – Vino dal bel colore rosso granato, all’olfatto evidenzia note fruttate che richiamano la confettura di ciliege, poi vaniglia, menta e viola mammola. Al gusto si presenta con una struttura media, morbido e con una piacevole sapidità . Buona la persistenza.

2000 – Appare di un bel colore rosso rubino con bordo granato. Naso intenso e complesso dai toni di cuoio, ciliegia, lampone, prugna, di viola, pepe e vaniglia. In bocca è caldo, con un buon equilibrio e tannino vellutato. Lunga e piacevole  la persistenza con un retrogusto di viola.

2001 – Rosso rubino luminoso, esprime intensi profumi speziati, fruttati e floreali. Si riconoscono odori di ciliegia, fragola, lampone, viola, vaniglia, pepe e liquirizia. In bocca la potenza alcolica è smussata da una vena fresca altrettanto importante. I tannini sono ancora aggressivi. Bel corpo e buona mineralità . Vino giovane che deve ancora migliorare.

2002 – Colore rosso rubino scarico. All’olfatto regala profumi di ciliegia, viola e spezie. Il corpo è medio e un po’ sfuggevole. Non particolarmente lunga la persistenza aromatica. Il vino risente dell’ annata scadente.

2003 – Rosso rubino intenso. Olfatto intenso e molto articolato con sentori fruttati, speziati e floreali. Si riconosce la ciliegia, la prugna, la vaniglia, il pepe e il cuoio. Al gusto è già  molto equilibrato e mette in evidenza una piacevole sapidità . Ottima la persistenza aromatica. Il vino è ancora giovane e quindi può ulteriormente migliorare.