Due le novità principali del Benvenuto Brunello 2024,la prima il ritorno parziale alle origini con alcuni giorni di walk around tasting in presenza dei produttori aperti anche ai winelover. L’altra riguarda i criteri di valutazione delle nuove annate che sarà infatti affidata ad un gruppo di lavoro con 8 Master of Wine.
Per la prima volta un Consorzio lancia un progetto in più fasi (metereologica, analitica, sensoriale) che culmina con un panel internazionale di 8 Master of Wine (MW). L’obiettivo è quello di evidenziare la personalità stilistica e distintiva del vino principe della Toscana. Dopo la riapertura del format ai produttori in presenza, è questa l’ulteriore grande novità del Consorzio del vino Brunello di Montalcino per la 33a edizione della manifestazione che, dal 14 al 18 novembre, terrà a battesimo il millesimo 2020 e la Riserva 2019.
Il gruppo di lavoro del nuovo progetto, guidato dal cda dell’ente consortile e formato da esperti climatologi, specialisti di analisi territoriali e degustatori internazionali, ha realizzato un metodo innovativo di valutazione che tiene conto dei fattori di grande eterogeneità ed identità che caratterizzano la denominazione.
Il sistema ideato unisce i dati oggettivi legati agli andamenti climatici delle diverse annate, le conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento vegeto-produttivo della varietà Sangiovese e le sensazioni soggettive di un campione rappresentativo di degustatori per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate.
“Dopo aver abbandonato nel 2021 il giudizio espresso dal numero di stelle per l’anticipazione a novembre di Benvenuto Brunello, era necessario definire un nuovo paradigma di analisi dell’annata non più meramente quantitativo ma basato su dati oggettivi, autorevoli e non autoreferenziali – spiega il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci –. “Per la prima volta, un Consorzio di tutela affida la lettura del proprio vino di punta anche a un team esterno di esperti, che potranno cambiare a ogni edizione. Una innovazione che consentirà ai produttori di Montalcino di presentarsi sul mercato sulla base di un modello di valutazione solido e contemporaneo, che tenga conto del cambiamento climatico, dello stile attuale e dei trend di consumo del Brunello”.
Per questo progetto, il Consorzio si è affidato ai MW italiani, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi e a Copernico, società ilcinese leader nell’ambito dell’high tech farming. “Questo modello, costruito e sviluppato per Montalcino, rappresenta uno strumento per meglio tracciare in modo contemporaneo l’elevata qualità, il continuo rinnovo stilistico della denominazione oltre che le sfide e gli effetti generati dal cambio climatico – commentano i MW Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi -. Un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario”.
Il 15 ottobre, presso la sede dell’ente, Gorelli e Lonardi hanno guidato il primo panel di degustazione alla cieca dei campioni di Brunello 2020, già imbottigliati e pronti ad entrare sul mercato gennaio.
Per questo esordio sono stati selezionati i MW: Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa). Presente al blind tasting anche il comitato di presidenza del Consorzio. L’analisi dell’annata sarà svelata a Benvenuto Brunello, sabato 16 novembre al Teatro degli Astrusi dopo il talk dedicato a “Quale futuro per i Consorzi del vino” .
Dopo il successo dell’edizione 2023, la prima a svolgersi nei padiglioni di BolognaFiere, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è in rampa di lancio e si prepara a festeggiare la 13a edizione, che animerà Bologna dal 23 al 25 novembre 2024.
Anche quest’anno, numeri importanti: ad accogliere il pubblico saranno ben 1.007 vignaioli, provenienti da ogni regione italiana, insieme a due delegazioni di vignaiolieuropei in rappresentanza delle associazioni nazionali appartenenti a Cevi- Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, e a 32 soci di FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti, con cui è confermata l’alleanza.
«Appassionati di vino e operatori avranno più di mille buoni motivi per venire al Mercato dei Vini», scherza Lorenzo Cesconi, Vignaiolo e presidente della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. «Ma non sono i numeri ad appassionarci: al Mercato, come nei nostri vigneti, lavoriamo ricercando la massima qualità. Il nostro obiettivo è che il Mercato dei Vini rappresenti un piacevole luogo di incontro tra produttori, che possono confrontarsi e condividere conoscenze ed esperienze, e tra produttori e consumatori, senza mediazioni. È come se nei padiglioni di BolognaFiere trasferissimo, per qualche giorno, le nostre cantine: lo spirito con cui accogliamo il pubblico è lo stesso».
Per ospitare espositori e pubblico, BolognaFiere mette nuovamente a disposizione una superficie di 30.000 metri quadrati, distribuiti su 4 padiglioni: ad accogliere i Vignaioli saranno il 29 e il 30, mentre il 28 e il 36 saranno dedicati al food e ai servizi correlati al Mercato.
Rispetto alle scorse edizioni, nessun aumento dei prezzi dei biglietti di ingresso, che possono essere acquistati in prevendita dal 2 settembre sul sito www.mercatodeivini.it, e invariate le riduzioni per i sommelier e per gli operatori.
Il parcheggio di riferimento per il pubblico del Mercato sarà il multipiano Michelino: 5.500posti auto, a pochi passi dagli ingressi Nord ed Est Michelino, e raggiungibile comodamente dall’uscita autostradale ‘Bologna Fiera’
Tra le conferme, il servizio degli ormai iconici carrelli del Mercato, indispensabili per portare fino al parcheggio le bottiglie acquistate.
La centralità di Bologna permetterà al pubblico di raggiungere agevolmente il Mercato dei Vini non solo con l’automobile, ma anche con i mezzi pubblici, a partire dal treno: una scelta di sicurezza e sostenibilità in linea con lo spirito della manifestazione.
Grazie alla convenzione con Trenitalia, l’offerta ‘Speciale Eventi’ consente di arrivare a Bologna sui Frecciarossa con sconti fino all’80% rispetto al biglietto Base. I canali per acquistare l’offerta sono l’App di Trenitalia, le biglietterie, le agenzie di viaggio abilitate e il ito trenitalia.com. Una volta giunti in bus o in taxi in Piazza della Costituzione, i visitatori potranno usufruire di un servizio di navette gratuite che li porteranno all’ingresso Est Michelino.
E per chi acquisterà molte bottiglie, in Fiera sarà disponibile un pratico servizio dispedizioni.
Non mancherà anche quest’anno un intero padiglione dedicato alla gastronomia, con proposte della tradizione locale e di altri territori italiani, mentre nella galleria centrale troveranno spazio i partner e gli sponsor del Mercato dei Vini e l’immancabile standistituzionale FIVI, dove acquistare le t-shirt e altri gadget firmati Vignaioli Indipendenti.
Il Mercato dei Vini aprirà le porte al pubblico sabato 23 novembre, alle ore 11.00, e resterà aperto ad appassionati e operatori fino alle 17.00 di lunedì 25.
Quattro le masterclass che arricchiranno il programma della manifestazione, dedicate al tema “Tempo e generazioni: passato, presente e futuro dei Vignaioli italiani“
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In occasione del Mercato dei Vini saranno, inoltre, annunciati i vincitori del Premio“Leonildo Pieropan” 2024, dedicato alla memoria di uno dei pionieri di FIVI, e del premio“Vignaiolo come noi”, l’anno scorso assegnato al cantante e musicista Stefano Belisari in arte Elio.
La quarta edizione di Barolo en primeur la gara internazionale di solidarietàsi che in tre anni ha raccolto 2,377 milioni di €, svolgerà il 25 di Ottobre al Castello di Grinzane Cavour e in collegamento live con Londra e New York in diretta online. In asta 24 lotti a cui sono associate 15 barrique e 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco. La quindicesima barrique sarà battuta all’Asta Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba in diretta con Hong Kong. Il Consorzio con gli esclusive tasting apre le porte di 41 cantine per degustazioni en primeur. Susan Philipsz firma l’etichetta d’artista.
A cosa abbinare il Barolo e il Barbaresco? Probabilmente la risposta più semplice è uno dei tanti piatti che hanno fatto la fortuna delle Langhe. Sì, ma non solo. Il prossimo venerdì 25 ottobre, il Barolo e il Barbaresco verranno sì abbinati, ma a dei progetti benefici: torna Barolo en primeur con la quarta edizione della gara internazionale di solidarietà, che quest’anno mette all’asta15 barrique di Barolo e 1.229bottiglie di Barolo e Barbaresco donate da oltre 80 produttori del Consorzio per sostenere progetti benefici in Italia e all’estero.
Battuta dal martelletto del direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo, l’asta si terrà presso il Castello di Grinzane Cavour e in diretta con New York e Londra, da dove arriveranno le offerte americane e inglesi. Aperta a chiunque voglia iscriversi, si potranno fare offerte anche online a partire dal 2 ottobre sul sito https://theauctioncollective.com/auctions/barolo-en-primeur-2024/. La quindicesima barrique verrà battuta invece domenica 10 novembre durante l’Asta Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba in collegamento con Hong Kong.
Avviata nel 2021, l’iniziativa è realizzata da Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo con Fondazione CRC Donare ETS e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che nelle prime tre edizioni hanno raccolto oltre 2,37 milioni di € accrescendo di anno in anno i numeri: 666 mila € nel 2021, 834 mila € nel 2022 e 877 mila € nel 2023. Questi fondi hanno e stanno finanziando lo sviluppo di ben 55 progetti sociali italiani ed esteri, andando a creare così un unicum nel panorama italiano della solidarietà. Tra le attività sostenute ci sono ospedali, fondazioni d’arte, cooperative sociali, enti per donne in difficoltà, progetti di integrazione, restauro di opere d’arte ed edifici storici e altro ancora. Per il terzo anno, i proventi dei lotti comunali andranno a finanziare la Scuola Enologica di Alba e ad altri enti locali, promuovendo così sempre più il futuro delle nuove generazioni e quindi del territorio.
Questo progetto di finanza sociale abbina la solidarietà al fattore d’investimento: le barrique associate ai lotti di beneficenza sono infatti frutto del lavoro del celebre enologo Donato Lanati, che le ha vinificate in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Al termine dei 38 mesi minimi di invecchiamento a decorrere dal 1º novembre dell’anno di produzione delle uve, come richiesto dal disciplinare di produzione del Consorzio, da ogni barrique si riceveranno 270 bottiglie di Barolo da consumare, da tenere per collezionismo, inserire nella carta di un ristorante o immettere nel mercato secondario. Un Barolo strettamente legato al luogo dove si tiene l’asta, il Castello di Grinzane, in quanto alle sue pendici nasce e cresce il nebbiolo di Vigna Gustava, che – dopo il necessario periodo di invecchiamento – diventerà il Barolo Gustava.
“Barolo en primeur si conferma un veicolo fondamentale per promuovere il nostro territorio e le sue tante eccellenze” commenta Mauro Gola, Presidente di Fondazione CRC. “Un’iniziativa unica nel panorama nazionale che, grazie al Barolo prodotto dalla Vigna Gustava e alla collaborazione sempre più forte con il territorio e con il mondo dei produttori, riesce a combinare solidarietà e valorizzazione”.
“Quando nel 2021 abbiamo dato il via a Barolo en primeur, eravamo consapevoli si trattasse di una scommessa, perché in Italia non esisteva un evento simile” interviene Giuliano Viglione, Presidente di Fondazione Donare ETS. “Dopo tre anni possiamo dire di averla vinta: gli oltre 2,3 milioni raccolti a sostegno di 55 progetti lo testimoniano e ci spronano a continuare su questa strada, forti del supporto corale che l’intera comunità sta offrendo e dell’ampia partecipazione di donatori, che contiamo possa crescere ulteriormente in questa edizione”.
I Lotti Comunali
Insieme alle barrique, a Barolo en primeur sono protagonisti i 10 lotti comunali: più di 80 cantine del Consorzio, tra cui spiccano alcune tra i nomi più celebri del territorio, hanno scelto di donare al progetto 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco divise tra 938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum, per un totale di 1.212 litri.Le donazioni sono raccolte all’interno di lotto denominati con il cappello del Comune di provenienza, ognuno con una base d’asta differente in base alle quantità e ai vini proposti.
La settimana dell’asta, il Consorzio propone inoltre un’esperienza unica: da sabato 19 al venerdì 25 ottobre, aprirà infatti le porte di 41 sue cantine per “Barolo en primeur exclusive tasting”, l’evento riservato a gruppi molto ristretti di wine lovers che permette di assaggiare en primeur i vini dell’annata2023 e arrivare così preparati all’asta del 25 ottobre. Si tratta di un’esperienza a tutto tondo, che permette di scoprire di persona alcune delle più celebri cantine al mondo e immergersi nel clima unico che si respira nelle Langhe a ottobre, poco dopo la vendemmia, nel pieno dei lavori dell’annata e del foliage autunnale.
“80 cantine del Consorzio che hanno aderito a Barolo en primeur è un risultato straordinario che mostra lo spirito di squadra che vogliamo portare avanti” afferma Sergio Germano, presidente del Consorzio. “I lotti comunali rappresentano un enorme valore aggiunto, perché portano con sé la riconoscibilità di alcuni brand già famosi in tutto il mondo e al contempo rafforzano altri che meritano di essere valorizzati. Inoltre, la scelta di dare ai lotti il nome dei 12 Comuni di provenienza stringe ancora di più il profondo legame dell’asta con le Langhe: Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Barbaresco, Novello, Verduno, Treiso, Alba e Neive sono i luoghi dove tutti noi viviamo e lavoriamo e il fatto che questi nomi risuonino in un evento internazionale è anche un modo per far scoprire all’estero il valore delle differenze che ci rendono un territorio così ricco”.
Susan Philipsz firma l’etichetta d’artista con “Broken Token”
Le etichette di Barolo en primeur portano ogni anno la firma di un grande artista che dona la propria arte per le etichette messe all’asta, aggiungendo così valore artistico e unicità alle bottiglie. Quest’anno è Susan Philipsza creare l’etichetta d’artista con l’opera d’arte “Broken Token”. Un gettone spezzato a metà è il soggetto ritratto che riprende la tradizione anglosassone per cui le mamme che lasciavano all’orfanotrofio i bambini di cui non potevano occuparsi nascondessero nelle fasce dei piccoli la metà di un gettone, tenendo l’altra per sé, per poter in futuro riconoscere il figlio ricomponendole.
Nata nel 1965 a Glasgow, Susan Philipsz ha ricevuto il Turner Prize nel 2010 e nel 2014 è stata insignita del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo contributo all’arte. Dalla metà degli anni novanta, le sue opere sono state esposte nei più importanti musei e gallerie del mondo. Celebri, inoltre, le sue installazioni sonore, che hanno codificato il suono come scultura invisibile.
L’Associazione Viticoltori Montefioralle è entusiasta di annunciare la decima edizione del festival Montefioralle Divino, un evento che celebra la ricca tradizione vinicola di una delle più piccole e affascinanti Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) del Chianti Classico.
MONTEFIORALLE DIVINO WINE FESTIVAL
Il festival si svolgerà nei giorni di venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre 2024, nella storica piazza Santo Stefano del borgo medievale di Montefioralle, nel comune di Greve in Chianti.
In occasione del suo decimo anniversario, l’evento aprirà le porte dalle 11:00 alle 19:00 per tutti e tre i giorni, invitando enologi, appassionati di vino e visitatori a vivere un’esperienza unica nel cuore del Chianti Classico, tra degustazioni, cultura e tradizioni.
OFFERTA E PREZZI
La piazza di Montefioralle diventerà il palcoscenico per gli stand dei produttori, dove ogni azienda presenterà i propri vini. I visitatori potranno acquistare un calice all’ingresso al costo di €25,00, con uno sconto a €20,00 per chi acquista online sul sito ufficiale. Con il calice si potrà accedere alle degustazioni di tutte le aziende partecipanti, inclusi i vini Chianti Classico (Annata, Riserva e Gran Selezione) e alcuni IGT locali.
Per completare l’esperienza enogastronomica, sarà disponibile uno stand gastronomico in piazza, e i partecipanti potranno scegliere tra le proposte culinarie del Bar-Circolo di Montefioralle e dei ristoranti locali, come Il Desio, il Guerrino e La Castellana.
BUS NAVETTA
Per agevolare i visitatori nelle giornate di sabato e domenica, sarà attivo un servizio di bus navetta gratuito dalle 12:00 alle 19:00, con partenze da Greve (piazza Trento) per Montefioralle.
DEGUSTAZIONE GUIDATA
Uno degli appuntamenti più attesi del festival è la degustazione guidata nella storica sala di Torre nel Chianti, situata sopra la piazza. Quest’anno, per celebrare la decima edizione, la degustazione orizzontale sarà dedicata ai Chianti Classico Riserva 2018 dei Viticoltori di Montefioralle e avrà luogo domenica 22 settembre alle ore 11:30, con una replica alle ore 14:30.
Le degustazioni guidate sono a numero chiuso e possono essere prenotate sul sito ufficiale dell’Associazione Viticoltori di Montefioralle.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Per ulteriori informazioni sull’evento e per prenotare calici e degustazioni guidate, visitare il sito web: viticoltorimontefioralle.com.
AZIENDE PARTECIPANTI
Partecipano all’evento le seguenti aziende vinicole, rappresentanti dell’eccellenza del territorio di Montefioralle: Altiero, Castello di Verrazzano, Le Palaie, Montefioralle, Podere Campriano, San Cresci, Terre di Melazzano, Terreno, Podere Somigli, e Villa Calcinaia.
Il Consorzio Vino Chianti Classico festeggia insieme alla città di Firenze i suoi primi 100 anni. Cento anni fa dopo la sua costituzione a Radda in Chianti, il Consorzio Chianti Classico stabilì i suoi uffici nello storico palazzo Uguccioni in piazza della Signoria, a Firenze. Oggi, in un’occasione eccezionale, la sede storica del Consorzio riprende i suoi antichi panni, per condividere con tutta la cittadinanza cosa è oggi il vino Chianti Classico.
Il programma
Sono 9 appuntamenti che animano il fine settimana del 10-12 maggio, presentando i volti più attuali della denominazione, tra cui: 5 incontri con altrettanti chef stellati di Firenze, che presenteranno alcune delle loro creazioni in abbinamento al vino del Gallo Nero insieme a Leonardo Romanelli; 1 abbinamento musicale tra grandi pezzi della storia del rock e annate di Chianti Classico, con la conduzione di Filippo Bartolotta; infine largo ai giovani, con 2 momenti dedicati ai Giovani Galli Neri, cioè a quei produttori under 40 che oggi raccolgono il testimone delle generazioni precedenti e si proiettano verso il futuro, con la moderazione di Simon Staffler.
Venerdì 10 maggio 2024
Ore 18:30 – 19:30 Vito Mollica per i 100 del Gallo Nero
Degustazioni di Chianti Classico in abbinamento ai piatti della Stella Michelin Vito Mollica (Ristorante Atto, Firenze), con la conduzione di Leonardo Romanelli.
Sabato 11 maggio 2024
11:30 – 12:30 Ariel Hagen per i 100 del Gallo Nero. Degustazioni di Chianti Classico in abbinamento ai piatti della Stella Michelin Ariel Hagen (Ristorante Saporium, Firenze). Conduce Leonardo Romanelli.
15 – 16:30 Giovani Galli Neri: 6 produttori di Chianti Classico nati dopo il 1984 incontrano i loro coetanei in un incontro-degustazione moderato da Simone Staffler (Falstaff).
17 – 18 Rocco de Santis per i 100 del Gallo Nero. Degustazioni di Chianti Classico in abbinamento ai piatti del due Stella Michelin Rocco De Santis (Ristorante Santa Elisabetta, Firenze). Conduce Leonardo Romanelli.
18:30 – 19:30 Back in Black… Rooster! Degustazione rock: Dodici Chianti Classico dagli anni ’60 a oggi ripercorrono la storia del rock. Conduce Filippo Bartolotta.
Domenica 12 maggio
11:30 – 12:30 Claudio Mengoni per i 100 del Gallo Nero. Degustazioni di Chianti Classico in abbinamento ai piatti della Stella Michelin Claudio Mengoni (Ristorante Borgo San Jacopo, Firenze). Conduce Leonardo Romanelli.
15 – 16:30 Giovani Galli Neri: 6 produttori di Chianti Classico nati dopo il 1984 incontrano i loro coetanei in un incontro-degustazione moderato da Simone Staffler (Falstaff).
17 – 18 Chianti Classico Century. Assaggio di 6 vini nel corso di un racconto tra teatro e musica degli ultimi 100 anni del Consorzio e del mondo, insieme a Leonardo Romanelli e a Dimitri Frosali.
18:30 – 19:30 Niccolò Palumbo per i 100 del Gallo Nero. Degustazioni di Chianti Classico in abbinamento ai piatti della Stella Michelin Niccolò Palumbo (Ristorante Paca, Prato). Conduce Leonardo Romanelli.
In attesa dell’edizione di quest’anno delle Giornate del Pinot Nero in calendario da venerdì 10 a Lunedì 13 Maggio, il Concorso ha già i suoi risultati. Una giuria composta da enologi, sommelier e giornalisti ha decretato i cinque migliori Pinot Nero d’Italia dell’annata 2021. I vincitori sono:
1° posto: Pinot Nero Ludwig di Elena Walch 2° posto: Pinot Noir Riserva Vom Lehm della Tenuta Rohregger 3° posto: Pinot Noir Arthur Rainer della Tenuta Seeperle a pari merito con Pinot Noir Riserva Linticlarus di Tiefenbrunner 5° posto: Pinot Nero DeSilva Private Reserve di Tenuta Peter Sölva
La finale è stata raggiunta anche dai seguenti produttori: Castelfeder, Pfitscher, St. Quirinus, Cantina Kurtatsch, Cantina Girlan, Cantina Tramin, Erste+Neue, Castel Sallegg, Rametz, Tenuta Volpare, Cantina Kaltern, Cantina Bozen, Colterenzio, Cantina Merano, Vivallis, Castello di Spessa, Salurnis, Maso Poli, Tenuta Kollerhof, Tenuta Stroblhof, Himmelreich
Oltre ai cinque migliori vini dell’anno, la giuria ha premiato anche i migliori rappresentanti delle rispettive regioni vinicole:
Valle d’Aosta – Grosjean Vins
Friuli Venezia Giulia – Castello diSpessa
Lombardia – Conte Vistarino
Piemonte – Bricco Maiolica
Toscana – Fattoria San Felo
Trentino – TenutaVolpare
Umbria –Az. Ag. Poggio Petroso
Veneto – Borgo Stajnbech
Alto Adige – Elena Walch
Le Giornate Altoatesine del Pinot Nero attirano ogni anno centinaia tra produttori, enologi, appassionati di vino e giornalisti specializzati: le location che ospitano la rassegna, Egna e Montagna, sono considerati centri d’eccellenza della produzione del Pinot Nero dell’Alto Adige e rappresentano pertanto il palcoscenico ideale per presentarlo e metterlo a confronto con altre etichette italiane ed internazionali. Quest’anno al concorso hanno partecipato oltre 100 etichette da 9 regioni vinicole italiane e in occasione della degustazione aperta al pubblico (presso l’antico ostello medievale di Laghetti) sarà possibile assaggiarle tutte.
Un ricco programma
Oltre alle degustazioni aperte al pubblico, nella giornata di sabato 11 maggio, presso la Sala della Cultura “J. Fischer” di Montagna è prevista una prima masterclass dedicata ai “Pinot neri d’Italia”. Il pomeriggio dello stesso giorno si terrà una degustazione verticale del Pinot Nero Ludwig di Elena Walch. Nel corso del weekend saranno inoltre proposte escursioni guidate “Pinot Noir Experience” nei paesi vinicoli di Gleno e Mazzon e nei loro dintorni.
Per partecipare agli eventi in programma è necessaria l’iscrizione online: www.blauburgunder.it.