Decima edizione di Wine&Siena

Con Wine&Siena tornano le visite al prestigioso Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Sabato 25 gennaio 2025, infatti, il primo giorno dei percorsi sensoriali, sarà possibile scoprire il Palazzo e il percorso museale dove è conservata la collezione d’arte.

I visitatori saranno accompagnati nelle stanze che furono dimora della nobile famiglia senese dei Sansedoni e che, attualmente, ospitano la sede e la Collezione Opere d’Arte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. La visita guidata permetterà di far conoscere la storia del Palazzo, dei personaggi che lo hanno abitato e dei suoi tesori nascosti attraverso illustrazioni aneddoti e racconti. Due saranno le visite guidate che è giàpossibile prenotare per sabato 25 gennaio: alle 11 e alle 17.  È obbligatoria la prenotazione inviando una mail a info@verniceprogetti.it, fino al giorno precedente la visita.

Anche questo è Wine&Siena I capolavori del Gusto nella sua decima edizione, il 25 e 26 gennaio prossimi.  Siena infatti si conferma la location per il primo grande evento del vino in Italia che, come da tradizione, inizia l’anno enoico e dà il via a dodici mesi di appuntamenti siglati The WineHunter.

Dieci anni di degustazioni, di visite, di approfondimenti, di masterclass, dieci anni di eccellenza. L’edizione 2025 di Wine&Siena si terrà di nuovo nelle prestigiose sale del Santa Maria della Scala e Palazzo Squarcialupi, nelle sale individuate in stretta collaborazione, e grazie, al Comune di Siena. L’evento, voluto dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini, immerge produttori e visitatori a Siena dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. Preziose le collaborazioni con il Comune di Siena, Camera di Commercio di Arezzo Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Regione Toscana, Università di Siena. La manifestazione ha inoltre il patrocinio della Regione Toscana.

Wine&Siena inizia venerdì 24 gennaio 2024, taglio del nastro nel pomeriggio.  Alle 20 torna la Small Plates Dinner al Santa Maria Della Scala – Palazzo Squarcialupi. Con i percorsi sensoriali si partirà alle 11 di sabato 25 gennaio al Santa Maria della Scala dove si andrà avanti fino alle 18 con la degustazione di prodotti enogastronomici degli espositori Wine, Food & Spirits, Extrawine, i Consorzi. Anche domenica 26 gennaio, stand aperti dalle 11 fino alle 18. Infine, con Wine&Siena 2025 torna la giornata di lunedì 27 gennaio dedicata agli operatori del settore e alla stampa, occasione unica per degustare e scoprire nuovi prodotti e conoscere le aziende produttrici. Ricco il programma dei talk e degli eventi collegati.

Per maggiori informazioni: wineandsiena.com

Le frodi del vino raccontate da Rebecca Gibb

E’ uscito da poco in libreria “Crimini d’annata – Le frodi nella storia del vino” di Rebecca Gibb MW, un libro originale e affascinante che indaga con intelligenza e ironia il mondo delle frodi vitivinicole, un tema tanto antico quanto il vino stesso. Con uno stile scorrevole e coinvolgente, l’autrice porta alla luce un universo di inganni, contraffazioni e personaggi controversi, intrecciando storia, enologia e investigazione.

Dal dolcificante tossico dell’antica Roma alle bottiglie contraffatte che hanno fatto scandalo nel mondo moderno, Rebecca Gibb esplora come le frodi abbiano influenzato l’enologia e il nostro rapporto con il vino. Il libro non si limita a raccontare aneddoti curiosi o scioccanti, ma pone domande profonde: cosa rende un vino autentico? Perché lo beviamo davvero?

“Crimini d’annata” ci accompagna in un viaggio tra truffatori ingegnosi e figure meno conosciute che hanno lottato per preservare l’onestà e la qualità nel mondo del vino. Da scrupolosi commercianti a scienziati rivoluzionari, questi protagonisti rappresentano il lato positivo di un settore che troppo spesso si trova a confrontarsi con un lato oscuro.

Toscana IGT: approvate le modifiche al disciplinare

Dalla Regione Toscana ok alle modifiche proposte dal Consorzio guidato da Cesare Cecchi. Ora il percorso per l’approvazione in Italia e in Ue

La giunta regionale toscana ha approvato le proposte di modifica al disciplinare di produzione avanzate dal Consorzio Vino Toscana per l’indicazione geografica IGT. La modifica più rilevante riguarda il nome stesso della denominazione, che passerà da “Toscano” a un più immediato e riconoscibile “Toscana IGT”.

“La scelta del termine ‘Toscana’ rafforza l’identità del vino e facilita la comprensione della provenienza geografica per i consumatori” spiega Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Il nome, già riconosciuto a livello globale, diventa così un vero e proprio marchio di qualità, consolidando la percezione di eccellenza dei vini prodotti nella regione.

Spumanti e rossi frizzanti: nuove tipologie per una denominazione in crescita

Tra le novità approvate, spicca l’introduzione delle categorie di:

  • Vino Spumante
  • Vino Spumante di qualità
  • Rosso Frizzante

Queste modifiche rispondono all’evoluzione del mercato e alla crescente domanda di vini diversificati. “L’inclusione di spumanti e frizzanti nella denominazione rappresenta un impulso importante per le aziende vitivinicole toscane” sottolinea Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora all’agroalimentare. Questa diversificazione dell’offerta consentirà alle aziende di ampliare la produzione e di intercettare nuove opportunità commerciali sia sul mercato interno sia su quello internazionale.

Toscana IGT: un disciplinare che guarda al futuro

Le modifiche al disciplinare riflettono un’evoluzione della produzione vitivinicola toscana, dove accanto ai tradizionali vini fermi si sono sviluppati con successo vini spumanti e rossi frizzanti. Questi ultimi, ottenuti da vitigni coltivati esclusivamente in Toscana, rappresentano una nuova frontiera per il settore.

Le prossime tappe: Ministero e Commissione Europea

Dopo il parere favorevole della Regione Toscana, la proposta di modifica passerà al vaglio del Ministero della sovranità alimentare e delle foreste e successivamente della Commissione Europea. Questo iter normativo è necessario per garantire il riconoscimento ufficiale delle modifiche a livello nazionale ed europeo.

Un passo avanti per il vino toscano

Le modifiche al disciplinare della Toscana IGT segnano un momento importante per la viticoltura regionale. Grazie a queste novità, la denominazione rafforza la propria identità e si apre a nuove possibilità di crescita, rispondendo alle richieste di un mercato sempre più attento alla qualità e alla diversificazione dei prodotti.

“Vignaiolo come noi”:premiato Marco Belinelli!

Va a Marco Belinelli, capitano della Virtus Segafredo Bologna – nonché unico cestista italiano ad aver vinto un campionato NBA – la seconda edizione del Premio “Vignaiolo come noi”, istituito dalla FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Nel 2023 il premio era stato assegnato al cantante, compositore e artista Stefano Belisari, in arte Elio.

Il Premio “Vignaiolo come noi” è nato per valorizzare ogni anno un uomo o una donna del mondo della cultura, del giornalismo, dello sport, dell’economia o dello spettacolo che, pur non esercitando il mestiere di vignaiolo, mette al centro del proprio lavoro i valori della qualità, dell’originalità, della professionalità e l’amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana.

L’assegnazione del Premio “Vignaiolo come noi” introduce l’ormai imminente Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che sabato 23 novembre apre il sipario sulla 13ª edizione, in programma a BolognaFiere fino a lunedì 25.

«Di lui si è detto che invecchiando migliora, come il buon vino», si legge nella motivazione del Premio a Belinelli. «E a 38 anni lo dimostra ogni giorno, in allenamento e in partita, rispondendo con i fatti a tutti quelli che si domandano quando finirà una carriera che, invece, non finisce mai di stupire».

La motivazione prosegue così, focalizzandosi proprio sulla carriera della guardia: «Nato a San Giovanni in Persiceto, cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna, passa poi alla Fortitudo, prima di iniziare la sua straordinaria avventura in NBA: Golden State Warriors, Toronto Raptors, New Orleans Hornets, Chicago Bulls, San Antonio Spurs, Sacramento Kings, Charlotte Hornets, Atlanta Hawks, Philadelphia 76ers, poi di nuovo a San Antonio con gli Spurs, ma soprattutto di nuovo a Bologna con le “V nere” della Virtus. 

È l’unico cestista italiano ad aver vinto un titolo NBA e uno dei tre europei a primeggiare nell’NBA Three-point Shootout degli All Star Game. Dalla campagna italiana ai grandi palcoscenici internazionali, con la stessa passione, determinazione e orgoglio dei primi tiri e rimbalzi nel palazzetto della Vis Persiceto».

Al via il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

Intanto, a BolognaFiere, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti si prepara ad accogliere il pubblico in 30mila metri quadrati di area espositiva, con oltre 1.000 vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane, 2 delegazioni di vignaioli stranieri, in rappresentanza di alcune associazioni nazionali appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, e 32 olivicoltori soci di FIOI – Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.

I visitatori potranno scegliere tra più di 8.000 vini da degustare e acquistare, e sei masterclass su vitigni autoctoni, territori italiani e oli di eccellenza.

Senza contare, in collaborazione con AMO – Associazione Mescitori Organizzati e Confcommercio Ascom Bologna, i programmi off di “Fuori Mercato” e della “Notte bianca della ristorazione“, che sabato 23 novembre vedranno i vini e i vignaioli del Mercato protagonisti di degustazioni itineranti in diversi locali del centro di Bologna.

Qui, complici anche le cucine eccezionalmente aperte fino a mezzanotte, gli avventori potranno farsi guidare dai produttori FIVI alla scoperta di alcune tra le più interessanti realtà della scena enologica italiana.

Per maggiori informazioni sul Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, clicca qui.

La Fiera dei Vini 2024 di Piacenza

Dal 16 al 18 novembre 2024 a Piacenza Expo torna la Fiera dei Vini. Oltre 200 le aziende – da tutte le regioni d’Italia e anche oltreconfine – che alla data attuale sono state selezionate per partecipare all’evento.

Nell’edizione 2024 la mostra mercato presenterà un programma ancora più ricco per i visitatori che potranno muoversi tra gli stand per scoprire nuove realtà vitivinicole ma anche fare acquisti in vista delle festività, prendere parte alle masterclass condotte da esperti degustatori di vino e di olio, seguire approfondimenti sul rapporto tra vino, turismo e territorio, scoprire nuovi progetti e interessanti pubblicazioni nell’arena dedicata e partecipare a mostre collaterali.

La giornata del lunedì sarà come da tradizione dedicata a sommelier, operatori e addetti ai lavori con proposte studiate appositamente.

Le masterclass, due per giornata e acquistabili online a 25 euro cadauna, con focus su diverse categorie, saranno l’occasione per scoprire alcune eccellenze dei produttori presenti in fiera. I partecipanti verranno accompagnati in queste suggestive esplorazioni da quattro ambasciatori del gusto: 

Luigi Caricato, scrittore, giornalista e direttore del magazine Olio Officina.

Antonello Maietta, Former President di AIS (Associazione Italiana Sommelier), giornalista e divulgatore enogastronomico,

Roberto Donadini, Presidente di FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), 

Vito Intini, Presidente di ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino),

Tra le attività dell’esposizione, che si propone di promuovere anche l’aspetto culturale del settore vitivinicolo, da segnalare – forte del successo raccolto l’anno scorso – il ritorno di Filari di Libri, lo spazio riservato alle presentazioni di volumi nel padiglione principale della fiera.

Finestre di 30 minuti saranno a disposizione di autori indipendenti che vogliano presentare pubblicazioni sui temi del vino e dell’enoturismo, di case editrici e librerie specializzate in enologia, gastronomia, viaggi, storia del vino e agricoltura, per confrontarsi con un pubblico di appassionati.

Novità Benvenuto Brunello 2024: Tasting e Valutazione

Due le novità principali del Benvenuto Brunello 2024,la prima il ritorno parziale alle origini con alcuni giorni di walk around tasting in presenza dei produttori aperti anche ai winelover. L’altra riguarda i criteri di valutazione delle nuove annate che sarà infatti affidata ad un gruppo di lavoro con 8 Master of Wine.

Per la prima volta un Consorzio lancia un progetto in più fasi (metereologica, analitica, sensoriale) che culmina con un panel internazionale di 8 Master of Wine (MW).  L’obiettivo è quello di evidenziare la personalità stilistica e distintiva del vino principe della Toscana. Dopo la riapertura del format ai produttori in presenza, è questa l’ulteriore grande novità del Consorzio del vino Brunello di Montalcino per la 33a edizione della manifestazione che, dal 14 al 18 novembre, terrà a battesimo il millesimo 2020 e la Riserva 2019.

Il gruppo di lavoro del nuovo progetto, guidato dal cda dell’ente consortile e formato da esperti climatologi, specialisti di analisi territoriali e degustatori internazionali, ha realizzato un metodo innovativo di valutazione che tiene conto dei fattori di grande eterogeneità ed identità che caratterizzano la denominazione.

Il sistema ideato unisce i dati oggettivi legati agli andamenti climatici delle diverse annate, le conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento vegeto-produttivo della varietà Sangiovese e le sensazioni soggettive di un campione rappresentativo di degustatori per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate.

“Dopo aver abbandonato nel 2021 il giudizio espresso dal numero di stelle per l’anticipazione a novembre di Benvenuto Brunello, era necessario definire un nuovo paradigma di analisi dell’annata non più meramente quantitativo ma basato su dati oggettivi, autorevoli e non autoreferenziali – spiega il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci –. “Per la prima volta, un Consorzio di tutela affida la lettura del proprio vino di punta anche a un team esterno di esperti, che potranno cambiare a ogni edizione. Una innovazione che consentirà ai produttori di Montalcino di presentarsi sul mercato sulla base di un modello di valutazione solido e contemporaneo, che tenga conto del cambiamento climatico, dello stile attuale e dei trend di consumo del Brunello”.

Per questo progetto, il Consorzio si è affidato ai MW italiani, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi e a Copernico, società ilcinese leader nell’ambito dell’high tech farming. “Questo modello, costruito e sviluppato per Montalcino, rappresenta uno strumento per meglio tracciare in modo contemporaneo l’elevata qualità, il continuo rinnovo stilistico della denominazione oltre che le sfide e gli effetti generati dal cambio climatico – commentano i MW Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi -. Un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario”.

Il 15 ottobre, presso la sede dell’ente, Gorelli e Lonardi hanno guidato il primo panel di degustazione alla cieca dei campioni di Brunello 2020, già imbottigliati e pronti ad entrare sul mercato gennaio.

Per questo esordio sono stati selezionati i MW: Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa). Presente al blind tasting anche il comitato di presidenza del Consorzio. L’analisi dell’annata sarà svelata a Benvenuto Brunello, sabato 16 novembre al Teatro degli Astrusi dopo il talk dedicato a “Quale futuro per i Consorzi del vino” .